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martedì 3 maggio 2011

Raptus


Forse ispirata dalla primavera e dalle classiche pulizie, o dagli spunti di minimo, comunque in questi giorni in casa c'è aria di decluttering, di ramazzamento porcherie, di eliminazione-fisica-di-dinosauri-negli-armadi.
E' una di quelle cose che ho sempre fatto con estremo piacere, anche in tempi non sospetti.
Per fortuna, non mi affeziono tantissimo alle cose, o meglio, non proprio a tutte. Quindi, almeno una volta all'anno, l'armadio è vittima di una discreta dieta dimagrante, e soprattutto il cassetto delle magliette estive ,che con scarpe e borse sono un po' la mia malattia.


Ogni anno butto, regalo,- e adesso scambio anche - una discreta quantità di tee shirts che di solito sono acquisti compulsivi, per niente necessari, dettati soltanto dall'immancabile “uh che carina” della stagione in corso.
Sabato scorso, però, è toccato al cassetto delle foto/auguri/inviti e altre cartacce varie che non toccavo da tantissimo tempo.
E'stato un momento di una difficoltà incredibile. A me piace scrivere e piace ricevere scritti, quindi ho conservato i diari delle superiori, gli auguri di decine di Natali, compleanni,anniversari; cartoline, pizzini e messaggi intimidatori almeno dal 1980. Figuratevi la massa di roba -trasportata in giro durante tre, no quattro traslochi.
Ci ho messo tantissimo: ho riletto tutto, riso,pianto, ricordato momenti e persone ormai sepolti dalla polvere.
Poi, prendendo il coraggio a mille mani, ho iniziato una prima cernita, seguita da una seconda e una terza; non vi nascondo che decidere di buttare tanti (ma assolutamente non tutti) biglietti affettuosi da parte di mia mamma è stata dura, così come certe cartoline da compagne di scuola che non ricordavo, o le più assurde tra le mie deliranti e verbosissime lettere al fidanzato storico - che magari neanche gli davo, oppure lui rispediva al mittente.
Alla fine,dopo molte ore e alcuni tentennamenti, è rimasto solo un mucchietto di carta, una discreta psicoterapia e le mani molto sporche.
I cassetti deputati hanno respirato, io mi sono sentita molto strana ma infinitamente più leggera, e ciò che ho conservato risulta adesso ancora più prezioso: ho tenuto tutto ciò che rappresenta un momento di vita, un'epoca o un qualcosa di indissolubilmente legato a me. 
Ho avuto modo di vedere quello che ero, diversa, diversissima, ma assolutamente “io”.
Quello che ho buttato, invece, è ciò che desidero non faccia zavorra,rimpianto, o strascico di un passato che è, per l'appunto, passato.
E' stato un pomeriggio emozionalmente faticoso.
Il prossimo repulisti, promesso, sarà su qualcosa di meno impegnativo.....che so, i barattoli di vetro (ce ne saranno quattrocentosessanta)

5 commenti:

  1. Ho fatto la stessa cosa qualche mese fa, e condivido TUTTO quello che hai scritto. Psicoterapia, mani sporche, e soprattutto la sensazione di essere diversa e allo stesso tempo una versione "aumentata" di me stessa.

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  2. sulle lettere della mamma avrei avuto seri problemi al tuo posto, per fortuna la mia non ama scrivere.
    per quanto riguarda quelle all'ex fidanzato storico: ma era ora!!!
    "Quello che ho buttato, invece, è ciò che desidero non faccia zavorra,rimpianto, o strascico di un passato che è, per l'appunto, passato."
    bello, mi piace, bisogna sempre guardare all'ora (anche se è moooolto difficile)

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  3. Come hai ragione... riscoprendo e rileggendo cose del passato che ci appartengono ma, vengono archiviate in cassetti o scatole per "secoli", si rivivono le stesse emozioni provate allora e si fatica sempre a separarsi da questi cimeli storici della nostra vita. Come tu stessa hai detto, però, sono spesso zavorre che ci appesantiscono anche lo spirito e, a malincuore o con difficoltà, alla fine è sempre un bene separarsene per far posto al nuovo, al presente e la sensazione di leggerezza che si prova poi, è effettiva... via energia vecchia e pesante... benvenuto presente e spazio al nuovo!

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  4. anch'io prima dell'ultimo trasloco ho tentato una ponderata cernita...ma alla seconda pagina di un diario vecchissimo ho capito che non avrei mai saputo fare una valutazione serena di cosa tenere e cosa buttare...coraggio a quattro mani, ogni mattina un diario mi ha aiutata ad accendere il camino...liberatorio !!!

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  5. @laura: è stata dura...purtroppo non funziona per liberarsi dai chili di troppo :-)
    @tascabile: le lettere le ho tenute,e anche molti biglietti d'auguri. Ma la mamma è grafomane (ecco da chi ho preso)
    @monica: adesso il difficile sta nel non ri-riempire il cassetto...@lella: ti capisco.io approfitto, appunto, dei raptus.Se non sono presa bene, non riesco a eliminare nulla...

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