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martedì 17 maggio 2011

Profondo Ovest

L'altra settimana ho cominciato un piccolo corso di 15 ore per imparare a coltivare un orto sul balcone.
Messico al mattino presto. Il sole
ancora non è arrivato....
Il mio balcone, che è stretto ma alquanto lungo, si estende ad angolo per circa 15 metri, in due rami che io chiamo rispettivamente “Messico” e “Irlanda”: facile capire perchè, da una parte è esposto a sud ovest e dall'altra a sud est (credo). In Messico ci sono le aromatiche mediterranee:origano, rosmarino, basilico, alloro, peperoncino,una Grossa pianta di lavanda,un Piccolo albero di olivo,un cactus Gigantesco bislungo e allusivo e infine,aperta alle blande correnti cittadine, una clematide che cresce,,cresce, cresce ma, per il momento,non mette fiori.
 In Irlanda, invece, ci sono tante edere, ricadenti e rampicanti,una minipianta di ortensia con minifiore in preparazione, un ciclamino residuo, una melissa gigantesca e felicemente infestante,due pianticelle di fragole dall'aria soddisfatta e una cineraria sopravvissuta all'inverno, che mi sta regalando dei fiorelli piccoli ma teneramente non “forzati”in serra come quando mi venne regalata.
La Melissa,alla stessa ora, in Irlanda
In “Messico”, naturalmente,d'estate fa un caldo porco. In “Irlanda”, d'inverno il pavimento gela. 
Ma nelle stagioni opposte, è una goduria vedere le piante crescere e tutto sommato, grazie spero anche alle mie mille attenzioni, campare di vita non gramissima. In Irlanda, d'estate piazzo un tappetino e una sdraio di quelle di una volta, con la seduta in tela – non sono più riuscita a trovarne con la stoffa a righe, a meno di non spendere spropositi nei mercatini vintage – dove io e i due pelosi ci accomodiamo alla sera. Dalle mie parti, la notte estiva arriva tardi, tardissimo: in giugno, nelle belle giornate, la luce non va definitivamente a nanna fin oltre le 22. Peccato solo che, essendo un balcone di città quasi in centro, il silenzio ci sia solo la domenica o tra le 3,30 e le 5 del mattino. Poi ripartono i mezzi pubblici, la gente inizia ad andare al lavoro, gli automobilisti a strombazzare, e da lì in avanti il delirio regna sovrano.
Per tornare al mio prossimo orto, durante la lezione abbiamo genericamente parlato di permacultura e fatto delle palline di semi (da buttarsi in “campo aperto”: ma dove? In una rotonda? Ai giardinetti tra cani e piccioni? Boh, adesso ci penso), ma dalla prossima settimana, come compito, dobbiamo portare lo schizzo del nostro balcone. Aspetto con trepidazione il momento in cui scoprirò ufficialmente di non potere mettere cassoni di terra da un metro per un metro – lo so che non ci stanno, ma voglio sentirmelo dire da un esperto – e che con questi climi "misti", al massimo posso ambire alle aromatiche, che ho già...Secondo voi, i gatti mangiano la lattuga? 
Se Francine mangia il kiwi, temo che...

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