L'Italia è una repubblica fondata sul
lavoro.
Quindi, da almeno due mesi, a seguito
della chiusura della bottega,armata di pazienza,umiltà e di
curriculum ben sintetizzato a dovere – scrivere di vent'anni di
esperienze rischierebbe di diventare noioso – frequento,tra gli
altri mezzi di reperimento del lavoro fornite dal meraviglioso Paese
del Sole, le agenzie interinali.
Soprattutto tramite web, ma anche
andando a vedere con i miei occhi.
Sono figlia di una cultura fatta più di incontri
con le persone, quindi mi sembrava il caso - ingenua – di
accompagnare il fatidico resoconto cartaceo della mia vita lavorativa
con la mia faccina non digitale, la mia presenza fisica. Avrebbe
dovuto dare più spessore a un elenco di esperienze in questa o
quella azienda, dire di più delle mie tre lingue,del mio stato
civile e della mia patente B. In realtà noto che le agenzie, dal
nostro ultimo incontro,circa dieci anni fa,sono cambiatissime:
quattro domande veloci e banali in piedi a una signorina distaccata e
annoiata, nessun segno di vita dall'altra parte della scrivania, la
burocrazia e il disinteresse allo stato puro: ben peggio del già
alquanto orribile vecchio Ufficio di Collocamento, che trasudava vita
difficile, necessità economica, momenti duri e tanta fatica.
In più, tanti, troppi segni dei tempi:
code infinite, cartelli anonimi e impersonali sulle porte d'ingresso
che impongono orari risicati per la presentazione dei cv, altri
cartelli in rumeno,spagnolo, arabo.
Presentarsi di persona, oggi, significa
non essere al passo coi tempi, appartenere o al passato- come se già
l'età anagrafica non facesse il suo porco dovere- oppure non avere
gli strumenti che ti fanno fare lo scatto in serie A,dove ci sono i
professionisti, puliti,istruiti,globalizzati e digitali.
Ammetto che sia molto più comodo,anche
se alquanto inutile,visti i risultati, rispondere da casa alle
cosiddette opportunità che presentano i vari portali delle stesse
agenzie. Ma è anche vero che quello che funziona, oggi come nel
passato, è la rete di conoscenze,quella fatte di persone,di corpi,di
sguardi e di empatia.
Altro che global, come sempre meglio local.
oddio non sai come capisco.
RispondiEliminaio le ho incontrate nel 2001 e ne sono uscita con un contratto a tempo inteterminato...le ho rincontrate nel 2008/2009 ed ho avuto le tue stesse sensazioni...
e infatti il lavoro l'ho trovato grazie alla rete local...
e tremo, ma davvero tanto, all'idea che è possibile che io debba ricominciare di nuovo...
coraggio
ce la fo, ce la devo fare....uffa però
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