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sabato 26 novembre 2011

Mammaliturchi


Esattamente come negli States, anche qui da noi, in questo periodo dell'anno, il battito del cuore del corridore natalizio incomincia ad accelerare.

La città da tempo e' stata invasa da PallediNeve, StelleStelline, LanterneCinesi,Filastrocche e Planetari di lusso, cioè quella roba ormai stracotta che è Luci d'Artista,ovverossia le luminarie più o meno concettuali che ogni novembre,da almeno 10 anni, il Comune ci vende per nuove sotto le feste. Belle,eh? Mica dico il contrario.

Solo che a me, le feste di Natale hanno sempre messo un po' d'ansia. Finchè duravano al massimo tre settimane come quando ero piccola, tutto bene. L'atmosfera c'era, si stava a casa da scuola, spesso si andava in montagna ed era già tutto bianco. Fin dalla data ufficiale di inizio delle danze,l'8 Dicembre,i miei genitori avevano spesso un'aria inspiegabilmente sorniona e mi sembrava di sentire nell'aria un suono di campanelli. 


Troppo Walt Disney? Può darsi,ma era bello. 
A casa si faceva sia il Presepe,appannaggio totale di mamma,che l'Albero,
che era una mia specialità. La sera del 24 si andava alla Messa di Mezzanotte - lunga,lunghissima,infinita – si cantavano le carole e al mattino alle sei e mezza, sette ero già appostata nell'attesa chi portava i regali alla bambina: io credevo a Gesù Bambino e non a Babbo Natale, e che disappunto nel trovare sempre,a dispetto di ogni mio tentativo di intercettazione, la rituale piccola catasta di pacchetti.
Altri tempi: noi bambini degli anni Settanta eravamo poco maliziosi.

Crescendo, è rimasto il gusto della festa, man mano rovinato dalla reale rottura di farsi venire in mente qualcosa di nuovo e originale da regalare; 
ma almeno fino a tre o quattro anni fa nessuno poteva togliermi il piacere 
di fare l'albero, girandogli intorno come una mezza deficiente, cantando le canzoni di Marvin Gaye e finalmente addobbandolo come piaceva a me. 
I gatti lo demolivano un certo numero di volte cercando di acchiappare qualche robina appesa, e io più o meno gioiosamente lo ricompattavo.

Ultimamente però, per quello che riguarda i regali sono scesa a più miti consigli. Tutti abbiamo tutto,c'è troppa ma davvero troppa gente in giro, tutto costa troppo. Un'abbuffata di iperboli che il mio equilibrio psicofisico non riesce più a reggere. Non sento più l'atmosfera.Mi sembra di essere solo un target per il marketing. I commessi dei negozi mi sembrano cecchini, e vivo come un'imboscata ogni pubblicità scintillante. Non sopporto di sentire il tg che mi spiega cosa fanno i milanesi, i romani,i gualdotadinesi e le spigole d'acqua dolce.
E poi,non so perchè,ma i natali si susseguono troppo in fretta. Mi sembra di avere appena finito di riporre tutto l'ambaradan, che già è ora di ritirarlo fuori. Va da sé che non faccio più nemmeno l'albero;sono stufa di togliere lampadine accese dalla gola di Francine e vedere Mozart che si soffoca coi nastri (subito fa molto ridere, poi dopo un po' diventa ripetitivo).

Non sto nemmeno a dirvi che quest'anno, come quello passato e quello prima ancora,vorrei scappare in un posto piccolo e sperduto dove accogliere solo le persone più amate e guardare serenamente con loro le stelle. Mi piacerebbe che questa festa tornasse a essere quello che era: un momento sereno da passare con chi si sente più vicino,un respiro profondo e lento nel delirio delle nostre vite. Lo so, è banale, ma mi manca quell'atmosfera rarefatta, col freddo pungente sulle guance, silenzio e passi sulla neve che sono il mio ricordo di bambina.
Più di altri anni, so che sentirò il bisogno di sfrondare, togliere,semplificare.
Figuriamoci infilarsi non dico in un centro commerciale, che mi ucciderebbe, ma anche solo avventurarsi per il centro città: roba da mettere ko per una settimana il mio sistema nervoso.
E quelli là, negli USA,che nonostante tutto,recessione,crack finanziari,Occupy eccetera riescono ad accoltellarsi alle tre di notte per strapparsi un cellulare.
Ma quanta strada,quanto lavoro c'è ancora da fare?

Non parliamo, poi,del Capodanno: puro odio,e questo da sempre.
Ma questa è ancora un'altra storia,ne parleremo più avanti...

9 commenti:

  1. Oddio capodanno!!! Decisamente peggio di Natale per me!!! Botti, petardi e altre amenita'... cerco sempre di sfuggire il casino capodannesco. Prima o poi finiro' per starmene a casa col maritino e andare a dormire prima di mezzanotte (meno male che lui condivide il fastidio per questo tipo di festeggiamenti) :P

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  2. "Tutti abbiamo tutto,c'è troppa ma davvero troppa gente in giro, tutto costa troppo. [...] Non sento più l'atmosfera.Mi sembra di essere solo un target per il marketing. I commessi dei negozi mi sembrano cecchini, e vivo come un'imboscata ogni pubblicità scintillante." Condivido tutto il post, ma soprattutto queste frasi che sento molto mie.
    Il Capodanno, invece, mi piace un po' di più solo perché è un'occasione per stare insieme a tutti i miei amici. E oggigiorno quant'è difficile trovare un giorno per trovarsi tutti insieme!

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  3. @sab: io spesso dico a tutti che vado da un'altra parte e poi me ne vado a dormire quando ho sonno.
    Non ho voglia di spiegare a tutti perchè preferisco starmene a casa...;-)
    @eleonora: a me capodanno piace solo se si va in qualche città che non conosco.Con la scusa,la visito un pochino e non sono tenuta a rincretinire per cercare una "mise" più o meno adatta...;-))

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  4. anch'io ho smesso di fare l'albero...mi metteva tristezza occuparmene da sola, prima era un rituale prepararlo con papà, ma da quando non c'è più...
    con mamma ci limitiamo ad alberello piccolo già pronto e qualche ghirlanda , facili da mettere e togliere :D e poi non c'è più davvero l'atmosfera, inizia tutto troppo presto, è solo consumismo...il capodanno poi mi sembra una specie di "obbligo": ti DEVI divertire, DEVI fare qualcosa per forza sennò...sennò che??? negli ultimi anni per ripicca non ho fatto nulla, mi sono rifiutata di andare alle solite feste dove non conosci nessuno, mangi 4 lenticchie con una fettina di cotechino e fai finta di essere felice: sono rimasta a casa, ho giocato al pc, fatto maratona star trek, brindato con mamma. l'anno scorso invece mi sono divertita davvero: cenetta con pochi amici, mazzo di carte, canzoni cretine e botti di mezzanotte :) questo vorrei: ritrovare il gusto di stare con le persone. e per favore: NIENTE REGALI inutili per me, io non ne farò, anche quest'anno dolcetti fatti in casa, prodotti ecobio, donazioni a chi ne ha bisogno davvero.

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  5. Che bella quell'immagine del natale con i tuoi. Anch'io cerco di mantenere la tradizione un po'... infantile, mi piace così. Capodanno no non se ne parla. Ciao a presto.

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  6. @yliharma: io penso che l'energia del tuo papà sia lì,accanto a te...anch'io regali pochissimi,giusto ai miei due vecchietti e al Gugo...
    @tiziana: siamo così...delle bimbette :-))

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  7. Anche io non faccio piu' l'albero, anche perchè ora che abbiamo la cagnolina non so quanto tempo durerebbe, visto che a volte ama correre per casa travolgendo tutto quello che incontra (persone comprese!). A parte questo, preferisco giusto due o tre simpatici e piccoli addobbi, come quelli che ricevo dai miei alunni:ogni anno con l'arrivo del Natale,si cimentano nella creazione di oggetini vari e bigliettini dolcissimi!
    Quest'anno comunque farò solo regali autoprodotti, per un sacco di motivi..e poi che soddisfazione creare qualcosa con le proprie mani, qualcosa in cui hai messo il cuore! Ma anche per chi lo riceve..che bello è ricevere qualcosa FATTO E CREATO da qualcuno apposta per te?

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  8. :-) è vero!! se poi l'ha fatto un bimbo, è goduria pura...

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