Pagine

venerdì 1 febbraio 2013

Vedi Napoli e poi mori

Sono depressa. 
Adesso dico una banalità,lo so,una roba che tutti abbiamo sperimentato, che è già stata sviscerata su giornali da persone molto più serie e preparate di me.
Tutti i giorni mi confronto,com'e ovvio dato che sto all'estero,con stranieri. Naturalmente Galli,che per gli Italiani hanno come una specie di superiorità alla "volpe e l'uva",cioè si sentono fichissimi,organizzati,pratici,efficienti, e molto superiori a noi,ma poi ci invidiano perchè noi siamo mediamente molto più belli,più affascinanti e più chic,sappiamo vestirci, c'abbiamo le macchine che fanno sognare,le case bellissime,insomma "quel certo non so che".

Io mi occupo di arredamento, e lavoro per un'azienda che distribuisce marchi italiani. Non passa giorno che Inglesi,Russi,Americani ma anche Serbi,Kazaki, Mediorientali assortiti,persone insomma un po' meno sospettabili, non mi facciano un'apologia della meraviglia del nostro paese,dei paesaggi,dell'arte, della moda,del cibo,dell'accoglienza, della simpatia e avanti così.


Ma allora io dico perchè,perchè siamo così imbecilli da essere sempre profeti fuori dalla patria? Perchè,come disse qualcuno, non mi ricordo più chi( forse Gramellini), il nostro Ministero della Cultura non detiene,come minimo,lo stesso potere che ha la Merkel? 
Perchè il nostro ministro del Turismo ha lo stesso peso di una mosca con un'ala sola?
Perchè diavolo non riusciamo ad esportare il nostro Sistema Italia per i maledetti geniacci che siamo,restando però in patria, senza dover andare sempre via dove l'aria è più respirabile e la progettualità possibile? 
Vi giuro che qui c'è gente che non sospetta che dentro una colonna del frigo di una cucina ci sia un frigo, e quando lo scopre mi seppellisce di complimenti per l'incredibile trovata (pensa un po') fatta da quei simpatici pazzerelli italiani. 

E invece noi giù a litigare, a spaccare il capello, "lei non sa chi sono io", a rubacchiare, a renderci ridicoli su ciò che non sappiamo fare quando potremmo essere i Top Number One, i Capi del Mondo,ma che dico della Sistema Solare,ma che dico della Galassia, per ciò che davvero sappiamo fare, cioè creare bellezza e arte del vivere.

Mi viene così il nervoso che adesso vado a spiegare a  un Francese a cosa serve lo scolapiatti.

6 commenti:

  1. Mamma mia ma quanto è vero?! HAi tanto ragione, sai?! Anche io mi demoralizzo perchè sì, siamo un popolo un po' di furbetti, parac*** ecceccecc ma non tutti, non sempre, non ovunque. Conosco intere schiere di brava gente geniale in quello che fa e purtroppo non ci si schioda comunque.Che dire? Rendici onore laggiù !Pattylafiacca

    RispondiElimina
  2. ..ci provo, Patty...e vorrei fare di più. Almeno per un piccolo,personale riscatto alla nomea di pizzamafiamandolino che è l'altra faccia della medaglia

    RispondiElimina
  3. Ciao, mi fai venire in mente un articolo di Federico Rampini che ho letto un paio di settimane fa su D di Repubblica e si intitola 'Un marziano a Roma'. Racconta del piacere e della meraviglia di riscoprire ogni volta che torna in Italia tutto il bello, il vitale e il positivo che c'è nel nostro paese. Nonostante tutto..
    Finisce così:
    "A parlar troppo bene del mio paese, lo so già, finisco per attirarmi un sacco di critiche, come fossi un turista americano col naso per aria, incantato dalla Cappella Sistina, che non ha tempo o voglia di scoprire “quel che c’è dietro”, i problemi e le storture, ingiustizie e disagio sociale. Il marziano di Flaiano, scritto nel ’60, serviva col suo sguardo ingenuo a smascherare un’Italia cinica e ipocrita. Oggi il marziano forse avrebbe una funzione diversa, vedrebbe il bello che gli italiani frequentano
    ogni giorno, abituandosi a tal punto da crederlo normale."

    RispondiElimina
  4. è proprio così,Margherita. Vivere all'estero (e io ci sono da poco,appena un anno) ti fa rendere conto di quanto saremmo dannatamentte straordinari se solo volessimo impegnarci un po'. Poi vedi i risultati delle elezioni,e ti poni alcune domande

    RispondiElimina
  5. ciao,stavo girovagando su internet (cercando esperienze sciamaniche) e x caso ho trovato la tua esperienza wwoof alle Macchie.
    Io sono della provincia di milano, 33 anni, impiegata da 14, e ad ottobre ho mollato tutto per cambiare vita... ora sono wwoofer a tempo pieno! :-) quello che hai scritto mi è piaciuto molto, grazie per averlo condiviso :-) penso che farò un giro alle macchie, prima o poi! :-) Vittoria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao Vic,grazie! Le Macchie è un posto davvero particolare,dove ho conosciuto persone speciali. Se passi di lì, ti troverai...beh,lo vedrai.ognuno vive quel posto in maniera diversa :-)

      Elimina