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martedì 1 maggio 2012

Tetris


Una pensa che andando a stare in Costa Azzurra non potrà mai fare il minimalista. Insomma, a 50 metri in linea d'aria da qui si vede la cupola del Negresco,altro che storie.
E invece quale migliore palestra di un appartamento di 23metri quadri,che in Italia probabilmente manco avrebbe l'abitabilità?

Abituata alle mie belle stanze,cucina,salotto,camera da letto,ingresso e balcone tutt'intorno, stare in questo miniposto è una bella sfida dal punto di vista della fisica e della penetrabilità dei corpi.

Ça va sans dire, intanto non c'è tv ,cosa che non mi turba più di tanto; più che altro non c'è forno,né lavatrice,né lavastoviglie (cosa incredibile in Francia,dove da tempo la mutazione della specie ha reso i Galli incapaci di lavare un piatto) ,né freezer,e nemmeno posto per metterceli. 
La prima cosa che si minimizza quindi è la varietà della mia cucina : niente pane né torte dolci o salate fatte in casa, così come verdure cotte a vapore in quantità e poi congelate. 
Immaginando vagamente una roba simile, mi sono portata la yogurtiera, che però è un piccolo lusso se penso che non posso cucinare il novanta per vento dei miei piatti forti.
Poi, caso quasi unico in tutta Nizza, il balcone è quasi inesistente, sebbene sia ottimamente servito da trampolino a Francine per precipitare al piano di sotto,ma sul quale non ci sta uno stendino degno del nome.
 Il capitolo lavaggio,dunque è il più tragico: posso lavare a mano le piccole cose,ma sicuramente non gli asciugamani e men che meno le lenzuola 
(questo significa che prossimamente uscirà un post sulle lavanderie automatiche) e tantomeno posso stenderle a garrire al venticello profumato della Provenza.

Tutte le sere e tutte le mattine eseguo un rito zen di vestizione e ritorno del divano letto, nel quale non è possibile lasciare la trapunta che va tolta, piegata in un modo specifico e incastrata a misura nell'armadio a muro a due ante,che da una parte contiene il boiler e dall'altra i miei (pochi) vestiti,le valigie una dentro l'altra, un po' di dispensa e una gigantesca quanto orribile  e inutile pignatta lasciata dall'inquilino precedente.
Tutta la biancheria di casa e personale,intimo,maglie,maglioni,parte delle pentole,posate,un po' di ferramenta - in senso stretto: chiodi, martello, avvitatore,pinze,filo elettrico,santo filo di rafia,forbici e così via - stanno in un buffet all'opposto dell'angolo cottura.

Il tetris si fa anche in abbondanza in tema di consumo:qui è tutto elettrico, riscaldamento ad aria e piastre da cucina comprese. La prima mattina passata qui, non ho potuto farmi il mio solito caffelatte a colazione: il cartoccio del suddetto latte è stato da me incautamente posto in frigo senza controllare, e tirato fuori quale cubo di ghiaccio perenne a causa della temperatura impostata al massimo dagli autoctoni. Manco la calotta polare è mai arrivata a quelle temperature.
In Francia l'energia costa poco,quindi i Galli ci vanno giù di brutto senza tema di contatori saltati, o argomenti di inquinamento o centrali nucleari che tengano.
Io,invece, che sono suscettibile in questo campo, se accendo le piastre per far da mangiare spengo il rechauffage; a meno che non debba leggere accendo un'italica lampadina a basso consumo, montata su lampada Ikea appositamente traslocata, al posto dell'alogena – peraltro unica fonte luminosa della stanza - e sto attenta all'acqua calda esattamente come faccio a casa, più che altro perchè non posso e non voglio mantenere in perenne tensione il boiler(vi risparmio la penosa telefonata fatta all'EDF per ottenere un contratto della luce in qualche lingua terrestre comprensibile).

Mozart e Francine non amano il tetris perchè non possono sgambare a caso nelle loro rincorse sfrenate. Il massimo che riescono a fare,a parte catapultarsi dal balcone, è saltare dal tavolo al divano passando sotto al divano e passeggiare nel piatto della doccia, a meno che, per rimediare, non si allenino ad eseguire un paio di giri della morte sul soffitto.
Se tanto mi dà tanto una di queste sere,tornando a casa dal lavoro, troverò senz'altro del pubblico pagante davanti alla porta di casa: venghino venghino siore e siori,,,

4 commenti:

  1. insomma rischi l'ammutinamento gattoso? potresti ritrovarteli appesi a testa in giù sul soffitto che ti guardano stile "Trainspotting"... XD

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  2. Mah.Mozart ha già preso l'abitudine di appollaiarsi sulla testiera del divano dietro di me, e darmi delle zampatine sulla testa, come se suonasse un bongo. Cosa vorrà dire?

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  3. I miei felini nel mini appartamento (30 mq) si sono accomodati benissimo, sembra che non sentano la mancanza di spazio e adorano saltare sul loro tiragraffi verticale e guardare i passanti dalla finestra però ti capisco, per noi umani passare da appartamento a monolocale è sempre un po' un trauma psicologico!

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    1. adesso che ho ri-cambiato casa va meglio;sembra incredibile ma 7 metri quadri in più possono fare miracoli! e i pelosi apprezzano :-)

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