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lunedì 21 maggio 2012

SPQF



Non so se anche voi,come me,abbiate passato un'infanzia letteralmente immersi nei fumetti.
Mio padre era (è) un grande lettore e conoscitore di comics, e in casa era abituale avere sottomano sia giornalini adatti a me,quali il solito Topolino (col quale, a suon di versi onomatopeici,ho imparato una quantità di verbi inglesi),ma anche Linus, Il Mago, Storie del West, Lucky Luke e vari altri di cui ho perso memoria.
I miei amici erano senz'altro il Commissario Basettoni,Paperino, Pippo eccetera, ma anche Pogo, Blondie e Dagoberto, Beetle Bailey,il Mago Wiz, Fearless Fosdick, Peanuts, Lil'Abner, Alan Ford...e Astérix (ero una ragazzina un tantino bizzarra,per la media).
La suora che ci insegnava storia alle elementari restò scioccata per anni, quando spiegando fatti e misfatti a proposito di Giulio Cesare,assedi, guerre e così via, la sottoscritta se ne uscì con un “...e Alesia??? Vogliamo parlare di Alesia??” invocando così la disfatta dei Galli,quando Vercingetorige venne sconfitto ad Alesia nel 52 a.C ,fatto prigioniero e portato a Roma in catene,come si può leggere benissimo nell'albo “Astérix e gli Arverni”. 
Non citai alla suorina la mia fonte - un po' freak ma senza dubbio attendibile: sospetto che non avrebbe né capito né apprezzato.


Obélix e i suoi allegri compagni sono stati per me,per molti anni fino all'adolescenza e oltre,dei fedeli amici; avremmo continuato a invecchiare insieme,se la morte del loro disegnatore Goscinny,
e il conseguente cambio di stile nel tratteggiare il disegno,non ci avesse irrimediabilmente divisi.
Anche il cambio della qualità della carta ha fatto la differenza: io non sopporto la “plasticosità” delle pagine dei fumetti di adesso: rimpiango quello spessore,quella porosità tipica delle pagine impresse ad inchiostro sulle quali ho passato migliaia di ore, talmente lontane dalla freddezza dell'immagine digitale.
Ma tornando a ciò di cui in effetti vi volevo parlare: “Sono Pazzi Questi Romani” usava intercalare il buon Obélix : effettivamente,saltando il fossato cultural-geografico, è facile capire perchè il simpatico ciccione con le mutande a strisce trovasse il mondo là fuori un tantino strano.

Unici al mondo, i Galli chiamano il computer “ordinateur”;il mouse “souris”; l'hardware “logiciel”;
il partner “partenaire” e il comfort “coNfort, significando, neanche troppo tra le righe, ”Maledetti Britanni,non ci avrete mai!!”
Utilizzano energia proveniente da 17 (diciassette!) centrali nucleari, ma hanno intere pagine di quotidiani che parlano di biologico,giardinaggio e rispetto per il pianeta,così come una diffusione capillare di prodotti bio certificati AB in qualunque supermercato sia pur muffo e sfigato.

Non hanno il terzo foro nella presa, la “terra”; in compenso,risparmiando su un buco, possono permettersi una strepitosa rete di auto elettriche in car sharing.
Si strappano i capelli per via della siccità (quest'anno le mancate piogge invernali non hanno rabboccato la falda freatica,che è tragicamente rimasta al livello del fine dell'estate passata -in realtà ci stiamo riprendendo velocemente con le piogge torrenziali dell'ultimo periodo) ma innaffiano le aiuole della Prom' lasciando aperti a manetta i bocchettoni,permettendo che ettolitri d'acqua si disperdano vanamente. Al mattino,mentre me ne vado per i fatti miei, posso godere di una splendida doccia d'acqua nebulizzata offerta dalla Municipalità,che dota gli spazzini di lancia ad alta pressione per eliminare le cacche dei cani e i volantini dai pali della luce,utilizzandola anche mentre voi passate,dimentichi della vostra coiffure.

Non esiste il bollo auto e le targhe si possono fare anche dal tipo che fa le copie delle chiavi (immaginate in Italia una possibilità simile).

Si pagano tasse pesantissime ma in compenso la Sanità Pubblica rimborsa praticamente tutto quello che si spende dal medico nel giro di qualche giorno (ho detto tutto in qualche giorno).
I negozi di alimentari sono aperti sette giorni su sette fino alle nove di sera. Magari,che so, a Chapeton-sur-l'Oise no, ma qui sì.

Alla festa degli Ottocento anni dei Templari di Biot sono gli adulti quelli più convinti nel loro travestimento da Cavaliere,tra asce,archi,tornei e faccia truce (ma per ridere,eh). I bambini marciano ordinati in fila indiana vestiti da templarini e damine senza frignare e chiedendo solo l'ausilio di una frittella alle mele. 
Le madri non sclerano al minimo fremito di vento.

Un cantiere pubblico dura al massimo un paio d'anni – sto parlando,per esempio, di uno scavo sotterraneo al Porto per realizzare un parcheggio 
di 432 posti.
Vicino a casa mia a Torino,per rifare una facciata ci sono voluti 6 mesi.

Il Resto del Mondo dice “settantadue”, “ottantaquattro”, “novantasei”. 
Banale : “sessanta e dodici”, “quattro(volte)ventiquattro, “quattro(volte)sedici”. 
Una goduria, per noi barbari adoratori della decina, soprattutto per capire i numeri di telefono...

Mangiano quasi solo robe pronte da riscaldare al microonde - che non manca in nessuna casa,salvo che nella mia – ma hanno dato i natali ad Escoffier, si può pranzare chez Maxim's (quattro stelle Michelin,mica pizza e fichi), a Ratatouille e inventato la besciamella - merci Monsieur Béchamel - e la Tarte Tatin (ai dolci e alla pasticceria, dedicherò un apposito post,da leggere solo tra noi Golosastri).

Se avete un conto in Francia, potete prelevare in qualunque bancomat di qualunque istituto bancario ,anche se non è il vostro, senza pagare commissioni.
Gli assegni sono dei cosi enormi con su stampato il vostro indirizzo di residenza (forse per venirvi ad aspettare sotto casa se osate dare un pacco al vostro committente?) Sospetto che i miei assegni non li vorrà nessuno,sono ancora residente in Italia.

Se andate del parrucchiere vi chiederanno che fare della mèche. Voi,allarmatissime, penserete ad un intervento colorante sui vostri capelli rigorosamente nature. Tranquille,vogliono solo sapere come portate la frangia.

Qualche giorno fa mi sono vista restituire con un sorriso 5 dei soliti 55 centesimi che ci vogliono per la baguette: on a baissé...per poco cado a terra svenuta.E'stata una tale sorpresa,che mi è sembrato che il cielo mi fosse caduto sulla testa...per Toutatis!!

6 commenti:

  1. Non toglie nulla al tuo post (e alla mia invidia!), ma mi permetto di dirti che "logiciel" è il software, non l'hardware ;)

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  2. e degli aperitivi non ci dici niente? manca un pochino lo spritz o ti sei convertita a Pastis (bleah) e Kir Royal (mio preferito)? :D

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    1. no,il pastis proprio no,detesto l'anice...il kir invece è scicchissimo e buonissimo! Qua però l'ora dell'aperitivo è un concetto fluttuante.C'è gente che cena alle 5 e mezza di pomeriggio,mentre i nizzardi doc piuttosto che dire "buonasera" arrivano fino al "bon fin d'après midi" (sic!)che corrisponde circa alle sette e mezza. La sera non esiste,parte subito la notte...;-))

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    2. vabbè ma la notte la usano per dormire, come i francesi delle campagne, o vanno in giro a divertirsi? ;)

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    3. mah, non ti so dire bene...un po' che a fine giornata sono cotta,un po' mi sono "inciamporgnita",alla fine della vita notturna dei nizzardi so pochino. So solo dirti che i ristoranti,qui,sì che sono sempre pieni

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