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giovedì 23 giugno 2011

Mare profumo di mare

So che dovrei scrivere qualcosa di interessante, di intrigante,anche un po' impegnato e che mi faccia riflettere. Ma non ci riesco. 
Con l'avanzare della stagione estiva, normalmente il mio cervello va in 
black-out e anche quest'anno non fa eccezione.
Continuo a pensare ai prossimi giorni, quando salirò su un bel trenino e 
me ne andrò un po' al mare, in una piccola casetta in mezzo agli ulivi. 
Mare vicino, niente di particolare, ma tranquillizzante, familiare. 

Quest'anno, anche per la vacanza EcoAgricola che farò in Agosto, ho deciso di viaggiare esclusivamente in treno: un po' perchè l'idea di mettermi in macchina in mezzo a duecentomillemilioni di altre auto mi fa venire una istantanea crisi di claustrofobia; un po' perchè voglio godermi il viaggio,guardare fuori dal finestrino, leggere un libro, appisolarmi un po', magari fare due chiacchiere.

mercoledì 15 giugno 2011

Yaourt et myrtilles

Odio ammetterlo, ma i francesi sono, in alcuni campi, molto più svegli di noi.

Partiamo dal presupposto che io adoro il loro paese: tanto spazio,tanta natura, molto rispetto per ciò che hanno, grande praticità in tutto. 
Poi, è vero, un po' “se la tirano”, sono sciovinisti, anche un pochino pesanti. Noi, d'altro canto, siamo più verbosi, amiamo più la filosofia, stiamo a spaccare il capello in quattro mentre loro, intanto, fanno. Dritti al punto. 
Nel bene e nel male. Si lavora troppo? 35 ore. E giù scioperi (ma tosti, uniti, mica come da noi, con le mille sigle tutte una contro l'altra). 
Il paese invecchia? E allora incentiviamo le nascite con aiuti alle mamme, micro-nidi, assegni familiari, congedi per i papà. 
Poi, certo, pure loro c'hanno i loro crucci: 59 centrali nucleari permetteranno pure di utilizzare massicciamente l'eletttricità per il riscaldamento e di avere i piani di cottura in vetroceramica in moltissime famiglie, ma in caso d'incidente potrebbero pure diventare superflui: per cuocere, ai gallici eroi, sarà sufficiente mettere il cibo sul balcone e alla cucina ci penseranno le radiazioni...

Vabbè, non volevo farvi un pistolotto sui pregi d'Oltralpe: i difetti ce li hanno pure loro.
Era solo per introdurvi una ricettina veloce e buonissima, particolare per i nostri standard e, appunto, pratica. L'ho sperimentata in cucina nei giorni scorsi, traendola da un libretto che ho acquistato durante uno dei miei peregrinamenti in terra Gallica e che si accompagna perfettamente
allo spirito di questo blog : "Petit budget, mais fin gourmets.." (Larousse 2009)

Come dire: saremo pure dei barboni, ma ci piace mangiar bene... Et voilà!

Myrtilles et biscuit au citron

Per 6 persone, preparazione e cottura 40min

1 mela abbastanza grande
250 g di mirtilli (o lamponi, o more, o tutti insieme, vanno bene anche surgelati)
50 g di zucchero di canna
250g di mascarpone (io non l'ho messo)

Per il biscuit:
85g di burro (io ho usato margarina di soia)
225g di farina autolievitante
50g di zucchero di canna
la buccia grattugiata di un limone (bio)
150g di yogurt bianco (io l'ho messo magro)

Pelate la mela, togliete il centro e tagliatela a fettine sottili. Disponetele sul fondo di una pirofila. Versateci sopra i mirtilli, insaporite con lo zucchero di canna e mescolate leggermente. Ricoprite con il mascarpone.
Riscaldate il forno a 220°.
Preparate il biscotto: tagliate il burro a piccoli pezzi, poi mescolatelo con le mani alla farina, o passatelo al mixer affinchè si formino dei grossi grumi.
Aggiungete lo zucchero di canna e la buccia grattugiata del limone. Fate un buco al centro di questa preparazione e versateci lo yogurt. Mescolate o passate al mixer finchè lo yogurt non sarà ben incorporato, senza che la pasta sia troppo liscia.
Spalmate questo composto sopra lo strato di mascarpone che ricopre i mirtilli.
Mettete in forno per 20 minuti,fino a quando la crosta biscottata sia ben dorata e bella gonfia. Servite tiepido.

Bon appétit!


martedì 14 giugno 2011

Grazie, grazie, ancora grazie!!!

A tutti, davvero. Perchè  insieme abbiamo reso possibile il quorum e dimostrato che un cervello, da qualche parte, l'abbiamo, e soprattutto abbiamo un cuore sotto al portafoglio (tiè).
Ora viene il difficile: dopo la grammatica, la pratica....

martedì 7 giugno 2011

Nostalgia canaglia

Complice l'orrendo tempo atmosferico,ho passato il ponte del 2 Giugno a baloccarmi con molteplici pensieri: oggi vi espongo il primo. 
Forse ispirato dalle piogge scroscianti e sicuramente dalla pubblicità di una nota bevanda estiva, è stato quello della nostalgia di certe estati di...un po' di anni fa.. Che belle quelle vacanze con gli amici, quando, sulle note dei Cure e dei Depeche Mode, ce ne andavamo, a bordo di una Fiat Ritmo già vecchiotta ai tempi -si parla della seconda metà degli anni Ottanta – in una Spagna pre-boom e successivo sboom, cioè quando ancora costava pochino per default e potevamo scappare senza pagare dai bar dove ci servivano orrendi cappuccini con brioches di gommapiuma per turisti probabilmente scemi. O quando ci fermavamo sul lungomare a bere tequila boom boom fino a perdere quasi le facoltà di base o quando ci addormentavamo,abbronzandoci (!!) sulle spiagge inglesi dopo una notte semi-brava,o ancora, pigiati all'inverosimile in una Punto carica di tutte le vettovaglie per il campeggio di 20 giorni di quattro persone, riuscivamo pure a farci stare gli sci per scendere dalle sabbie della duna di Pyla.
La Dune du Pyla, Bassin d'Arcachon
Uffa, mi sento inquieta in questi giorni: vorrei tanto rifare un po' di quelle cose lì, ma con il doppio degli anni, mannaggia, non ce la farei fisicamente, perchè mentalmente...
(Per inciso:neanche più economicamente. Da questo mi rendo conto di quanto il denaro abbia perso potere d'acquisto. A venticinque anni era normale andare a passare il finesettimana in montagna a sciare,con pizza serale, birra quasi a volontà e ovviamente disco. Adesso, per fare lo stesso, te la cavi se va bene con 150 Euro, cioè 300mila lire di allora. Ma quando mai???)