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sabato 24 agosto 2013

Vacances j'oublie tout

Anche quest'anno,tanto per fare una cosa diversa,niente vere vacanze.
Una volta non ho i giorni,un'altra (la maggior parte) non ho i soldi, a volte né l'uno né l'altro. 
Quest'anno è andata discretamente: ho un sacco di tempo,perche' la mia azienda,che é in liquidazione, mi ha fatto prendere il massimo di ferie possibili,per ovvi motivi monetari. Naturalmente, come dice la legge della fisica Rapanelliana, se ho il tempo non ho la disponibilità economica per cui, reduce da ben tre giorni in un'amena località turistica della Lliguria presso una mia carissima amica e da una settimana da mamma e papà a Torino, me ne sto tranquilla a casa. 
E di che ti lamenti,direte voi, piuttosto a ragione; epperò, una volta che avete esplorato i quattro punti cardinali, la costa da Bordighera a Saint Tropez, l'interno fino ai più alti colli del Mercantour, sicuramente ne rimane ancora un bel po',ma il grosso è storia.
Quindi, mi dedico al più bieco flaner, e ne approfitto per fare un po' di "Humanity -watching" dal tavolino del mio bar preferito che,ça va sans dire, è il Caffé Vergnano,born in Chieri, a 25 km da Torino,nel 1882. Non posso smentirmi.
Dicevo, col mio bel café noisette davanti - niente di esotico.  E'un semplice quanto delizioso caffé macchiato - guardo le persone che sfilano davanti a me. Naturalmente, di questi tempi,parliamo di molti turisti, e perciò di molti italiani, che si aggirano per Nizza con la famiglia. 
Procediamo con ordine nei miei pensieri.
 Aggirarsi per Nizza non è precisamente uno sport economico, anche se sapete dove andare. 
Se non lo sapete, preparatevi ad essere violentati economicamente ovunque. Esempi rapidi: Pizza Margherita, a partire da tredici euro. Caffé, un euro e settanta centesimi. Due hamburger al supermercato,da cucinare,almeno un quattro euro. Parcheggio: la prima ora,in alcuni silos, gratuita, ma due euro e ottanta la seconda. Diciamo che se parcheggiate per una serata, quattro ore, non ve la cavate con meno di otto Euro. E parcheggiare in città,fuori dai silos, è una storia piuttosto impegnativa.  La spiaggia, per contro, è quasi tutta libera, ma se volete andare in battello dal Porto a Saint Tropez ve ne fate per 120 euro andata e ritorno (cada-uno: voi in quanti siete?).

Mi dico che i turisti italiani del tavolino accanto al mio che si stanno strafogando di cappuccino e molte brioches (ottime!burrose...slurp), essendo circa le 11,30 del mattino, stanno unendo la colazione al pranzo così da ottimizzare un pochino.
Il pensiero subito successivo è, per associazione di idee, che se si spendono 15 euro per quattro persone a colazione al giorno, magari anche solo per una settimana,facendo una proporzione sul resto dei costi bisogna avere un lavoro piuttosto prestigioso con relativo stipendio, per sopportare il tutto. 
E in effetti i miei sembrano sopportare abbondantemente, se controllo il loro abbigliamento totalmente griffato, e non di marchi da vucumprà. Auto en pendant, poche Fiat, molte BMW. Ma non c'era la crisi in Italia? Boh,si sa che piove sempre sul bagnato.

Una domanda si fa sinuosamente e sinistramente strada nel mio cervellino di cosiddetta downshifter. Ma non sarà che stare nel meccanismo (sempre che ci sia mai stati, e a certi livelli,contrattacca subito il resto del mio cervello) sia infinitamente più comodo e gratificante che questa tremenda lotta per la libertà?
Oh,guarda,mi sono già risposta da sola.

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