Pagine

martedì 13 dicembre 2011

Sì,buongiorno


Sono Elena dell'Agenzia Investigativa Occhiolino, il vostro agente segreto all'interno della premiata azienda call center, l'unica attività che oggi pare funzionare, se guardo alle offerte e alle persone che conosco che ci lavorano o ci hanno lavorato - e ci lavoreranno, temo.
Universo parallelo,variamente popolato: lo studente di Economia e Commercio che guadagna i suoi primi soldini. Il sessantenne che fa lo splendido ma intanto arrotonda. L'ex dipendente RAI trombato dopo 32 anni che con voce calda e impostata propone buoni mensa e alla sera dà lezioni di dizione. La laureata in Sociologia che se la tira perchè ha studiato ma intanto sta qui con noi. 
La mamma single che sbarca il lunario. 
E io, che ringrazio l'universo per avermi fatto trovare questo contratto part time a progetto che scadrà a breve, tramite un'amica che ci ha lavorato per ben sei anni prima di entrare finalmente di ruolo a scuola come maestra d'asilo dopo una graduatoria partita soltanto nel 1986.

Questo call center, rispetto ad altri di cui sento testimonianze, è un paradiso. Intanto assumono - sarà solo a progetto, ma almeno versano i contributi, per quello che potranno servire. A me fa comodo, visto che ho già versato per quasi vent'anni, mentre per i più giovani mi sa che non farà poi una grande differenza. Ma almeno,questi datori di lavoro sono corretti,pagano il giusto e rispettano le persone. Poi – meraviglia - qui non si vende nulla: si fanno sondaggi, si creano agende di lavoro agli agenti di aziende terze che tenteranno di fare fatturato,con i miei più sentiti auguri; si verificano mailing list, avvenuti pagamenti di polizze,canoni, balzelli e aumenti variamente arbitrari. 
Ma il bello di questo lavoro è che gli interlocutori telefonici con cui parlo oggi, probabilmente non li risentirò mai più in vita mia, quindi i (pochi) soggetti incazzati che trovo qua e là possono pure sfogarsi un po', tanto io sono completamente indifferente,impermeabile e molto zen; al massimo, se sono un po' pesanti, mi risento tre minuti ma poi tutto scompare inghiottito dalla soffice irrealtà della frase o della domanda ripetuta n-volte per quattro o sei ore della mia giornata.
Certo, non è molto creativa come occupazione, ma in questo particolare momento storico e della mia vita, è certamente meglio che avere responsabilità molto superiori allo stipendio o dall'investire la maggior parte del proprio tempo giocandosi famiglia e interessi dentro a un lavoro che non ci appartiene e non ci rispecchia (più).

Mi viene spontaneo pensare alla mia amica Sara, laureata al Dams e con un Master allo IED: non è molto contenta dell'azienda che, dopo averla spremuta come un limone per quattro anni, sfruttandola senza mai assumerla e, least but not last, averle fatto aprire una partita IVA tre mesi fa raccontandole una buffa storia sui vantaggi della libera professione, trombandola poi dall'oggi al domani e stroncando i suoi legittimi sogni di trentenne, che da poco aveva cominciato a pagare l'affitto della sua casa.
Ora: lei ancora non lo sa, ma è un gran beneficio che sia riuscita a trovare un posto all'89.24.24.
Questi le hanno offerto un contratto a tempo determinato, esperienza lisergica che la mia amica non aveva mai potuto provare nelle aggressive e moderne piccole aziende del Nord Ovest : un contratto è come una parolaccia,un affronto allo stato liberista, un retaggio preistorico, un disonore,una lettera scarlatta....vuoi vedere che anche Sara mi diventa reazionaria e un tantino sindacalista?

1 commento:

  1. Se rinasco faccio la escort. E vaffa ai bei principi ;-)

    RispondiElimina