Sono Elena dell'Agenzia Investigativa
Occhiolino, il vostro agente segreto all'interno della premiata
azienda call center, l'unica attività che oggi pare funzionare, se
guardo alle offerte e alle persone che conosco che ci lavorano o ci
hanno lavorato - e ci lavoreranno, temo.
Universo parallelo,variamente popolato:
lo studente di Economia e Commercio che guadagna i suoi primi
soldini. Il sessantenne che fa lo splendido ma intanto arrotonda.
L'ex dipendente RAI trombato dopo 32 anni che con voce calda e
impostata propone buoni mensa e alla sera dà lezioni di dizione. La
laureata in Sociologia che se la tira perchè ha studiato ma intanto
sta qui con noi.
La mamma single che sbarca il lunario.
E io, che
ringrazio l'universo per avermi fatto trovare questo contratto part
time a progetto che scadrà a breve, tramite un'amica che ci ha
lavorato per ben sei anni prima di entrare finalmente di ruolo a
scuola come maestra d'asilo dopo una graduatoria partita soltanto
nel 1986.
Ma il bello di questo lavoro è che gli interlocutori
telefonici con cui parlo oggi, probabilmente non li risentirò mai
più in vita mia, quindi i (pochi) soggetti incazzati che trovo qua e
là possono pure sfogarsi un po', tanto io sono completamente
indifferente,impermeabile e molto zen; al massimo, se sono un po'
pesanti, mi risento tre minuti ma poi tutto scompare inghiottito
dalla soffice irrealtà della frase o della domanda ripetuta n-volte
per quattro o sei ore della mia giornata.
Certo, non è molto creativa come
occupazione, ma in questo particolare momento storico e della mia
vita, è certamente meglio che avere responsabilità molto superiori
allo stipendio o dall'investire la maggior parte del proprio tempo
giocandosi famiglia e interessi dentro a un lavoro che non ci
appartiene e non ci rispecchia (più).
Mi viene spontaneo pensare alla mia
amica Sara, laureata al Dams e con un Master allo IED: non è molto
contenta dell'azienda che, dopo averla spremuta come un limone per
quattro anni, sfruttandola senza mai assumerla e, least but not last, averle fatto aprire una partita IVA tre mesi fa raccontandole una
buffa storia sui vantaggi della libera professione, trombandola poi
dall'oggi al domani e stroncando i suoi legittimi sogni di trentenne,
che da poco aveva cominciato a pagare l'affitto della sua
casa.
Ora: lei ancora non lo sa, ma è un
gran beneficio che sia riuscita a trovare un posto all'89.24.24.
Questi le hanno offerto un contratto
a tempo determinato, esperienza lisergica che la mia amica non
aveva mai potuto provare nelle aggressive e moderne piccole aziende
del Nord Ovest : un contratto è come una parolaccia,un affronto allo
stato liberista, un retaggio preistorico, un disonore,una lettera
scarlatta....vuoi vedere che anche Sara mi diventa reazionaria e un
tantino sindacalista?
Se rinasco faccio la escort. E vaffa ai bei principi ;-)
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