Una pensa che andando a stare in Costa
Azzurra non potrà mai fare il minimalista. Insomma, a 50 metri in
linea d'aria da qui si vede la cupola del Negresco,altro che storie.
E invece quale migliore palestra di un
appartamento di 23metri quadri,che in Italia probabilmente manco
avrebbe l'abitabilità?
Abituata alle mie belle
stanze,cucina,salotto,camera da letto,ingresso e balcone
tutt'intorno, stare in questo miniposto è una bella sfida dal punto
di vista della fisica e della penetrabilità dei corpi.
Ça va sans dire, intanto non
c'è tv ,cosa che non mi turba più di tanto; più che altro non
c'è forno,né lavatrice,né lavastoviglie (cosa incredibile in Francia,dove da tempo la mutazione della specie ha reso i Galli incapaci di lavare un piatto) ,né freezer,e nemmeno
posto per metterceli.
La prima cosa che si minimizza quindi è la
varietà della mia cucina : niente pane né torte dolci o salate
fatte in casa, così come verdure cotte a vapore in quantità e poi
congelate.
Immaginando vagamente una roba simile, mi sono portata la
yogurtiera, che però è un piccolo lusso se penso che non posso
cucinare il novanta per vento dei miei piatti forti.
Poi, caso quasi unico in tutta Nizza,
il balcone è quasi inesistente, sebbene sia ottimamente servito da
trampolino a Francine per precipitare al piano di sotto,ma sul quale
non ci sta uno stendino degno del nome.
Il capitolo lavaggio,dunque è
il più tragico: posso lavare a mano le piccole cose,ma
sicuramente non gli asciugamani e men che meno le lenzuola
(questo
significa che prossimamente uscirà un post sulle lavanderie
automatiche) e tantomeno posso stenderle a garrire al venticello
profumato della Provenza.
Tutte le sere e tutte le mattine eseguo
un rito zen di vestizione e ritorno del divano letto, nel quale non è
possibile lasciare la trapunta che va tolta, piegata in un modo
specifico e incastrata a misura nell'armadio a muro a due ante,che da
una parte contiene il boiler e dall'altra i miei (pochi) vestiti,le
valigie una dentro l'altra, un po' di dispensa e una gigantesca
quanto orribile e inutile pignatta lasciata dall'inquilino precedente.
Tutta la biancheria di casa e
personale,intimo,maglie,maglioni,parte delle pentole,posate,un po' di
ferramenta - in senso stretto: chiodi, martello, avvitatore,pinze,filo
elettrico,santo filo di rafia,forbici e così via - stanno in un
buffet all'opposto dell'angolo cottura.
Il tetris si fa anche in abbondanza in
tema di consumo:qui è tutto elettrico, riscaldamento ad aria e
piastre da cucina comprese. La prima mattina passata qui, non ho
potuto farmi il mio solito caffelatte a colazione: il cartoccio del
suddetto latte è stato da me incautamente posto in frigo senza
controllare, e tirato fuori quale cubo di ghiaccio perenne a causa
della temperatura impostata al massimo dagli autoctoni. Manco la
calotta polare è mai arrivata a quelle temperature.
In Francia l'energia costa poco,quindi
i Galli ci vanno giù di brutto senza tema di contatori saltati, o
argomenti di inquinamento o centrali nucleari che tengano.
Io,invece, che sono suscettibile in
questo campo, se accendo le piastre per far da mangiare spengo il
rechauffage; a meno che non debba leggere accendo un'italica
lampadina a basso consumo, montata su lampada Ikea appositamente
traslocata, al posto dell'alogena – peraltro unica fonte luminosa
della stanza - e sto attenta all'acqua calda esattamente come faccio
a casa, più che altro perchè non posso e non voglio
mantenere in perenne tensione il boiler(vi risparmio la penosa telefonata
fatta all'EDF per ottenere un contratto della luce in qualche lingua
terrestre comprensibile).
Mozart e Francine non amano il tetris
perchè non possono sgambare a caso nelle loro rincorse sfrenate. Il
massimo che riescono a fare,a parte catapultarsi dal balcone, è
saltare dal tavolo al divano passando sotto al divano e passeggiare
nel piatto della doccia, a meno che, per rimediare, non si allenino
ad eseguire un paio di giri della morte sul soffitto.
Se tanto mi dà tanto una di queste
sere,tornando a casa dal lavoro, troverò senz'altro del pubblico
pagante davanti alla porta di casa: venghino venghino siore e
siori,,,