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mercoledì 29 gennaio 2014

Una barca nel prato

Parlo, ma non esprimo.
Faccio le facce, ma non passa il significato.
Alle mie domande, ben che vada, mi si risponde qualcosa che non intendevo.
Le mie risposte, dovrebbero essere altre.
Benvenuti nel Paese della Totale Incomunicabilità. 
Almeno al lavoro.
Meglio precisare: alla ricerca del Lavoro Perduto.
Sono un venditore, di provenienza Italica, quindi leggermente sospetta, che partecipa a svariati colloqui: cos'è tutto questo sorridere, gesticolare (ricordo che sono nata in Sabaudia,quindi capirai), raccontare con dovizia di particolari, per di più ridendo, o con ironia, cos'è tutta 'sta caciara, insomma?? Che poi, per carità, les italiens, j'adore...sissì, ma intanto mi guardate come se avessi dimenticato la camicia di forza a casa, avessi bevuto una Red Bull di troppo, c'avessi delle MDMA in tasca.

venerdì 20 dicembre 2013

Viaggio a ritroso

I tre amici che ho su Faccialibro forse avranno visto uno stato dove ammetto di essere crollata emotivamente alla vista della vecchia casa dei miei nonni tramite Google Maps. 

Non so da dove mi sia arrivata quest'idea peregrina, forse dalla foto in seppia  dalla quale ogni giorno mi guarda la mia giovane nonna, per l'occasione allegramente in posa in compagnia della sua mamma - cioè la mia bisnonna  - sedute su un carro per il trasporto da fieno proprio davanti alla scala che conduceva al fienile. Credo sia una foto dei primi anni Sessanta,quando la provincia di Udine era ancora completamente agreste,non c'era un tubo da fare se non i contadini, e di conseguenza menare una vita relativamente grama. Nulla a che vedere evidentemente con la situazione ben più pesante degli anni precedenti: guerre varie,scorribande di militari in fuga, partigiani di tre paesi diversi - i nonni vivevano a un tiro di schioppo,letteralmente,dal confine con l'Austria e da quello che oggi ci porta in Slovenia. 

giovedì 5 dicembre 2013

Dubbio atroce

Ne ho letto un sacco. 
Mi ci sono applicata,l'ho studiato, mi son comprata il concetto, l'ho messo in pratica. 
Giornali specializzati, eminenti psicologi, counselors,naturopati, giornaliste impegnate,antropologhe me lo hanno ripetuto spesso: le donne ce l'hanno nel codice genetico, o forse,se non ce l'hanno, per sopravvivere di questi tempi devono necessariamente dotarsene. 
Il multitasking,dico. 
E non vi voglio annoiare ripetendo un dogma che conosce anche il mio gatto: una donna deve per forza saper fare bene ottantatrè cose insieme; nasce già programmata "moglie-madre-sorella-amica-amante" e possibilmente anche donna di successo,o perlomeno di buon livello, oltre che splendida regina della casa e madre luminosa; e pure noi ragazze se non siamo così ci viene la sindrome della Donna Debole, e quindi giù a farsi un mazzo enorme.
Però. 

lunedì 11 novembre 2013

Castagne e granita

Ehi, oggi fa freddo!
Che bello. Lo so, può suonarvi strano sentirmi affermare questo: ieri in questo angolo di paradiso c'erano 24 gradi,con un bel po' di mistral, è vero, ma un cielo blu,un'aria pulita,molti in maniche corte, e così praticamente da settembre, un'estate perenne.
Quante volte,nella mia vita precedente, smoccolando in mezzo al traffico congestionato da una nevicata, appoggiando le cornee sul cofano della macchina nel tentativo di vedere qualcosa in una nebbia praticamente solida, abbaiando contro la pioggia gelata, ho pensato che esistono paesi a perenne temperatura gradevole, sempre sole,sempre spiaggia...

sabato 26 ottobre 2013

Di mogli e di buoi - part II

Dicevo, non sopporto le persone finte, quelle che dicono di esser supersalutiste e ti sfracassano con la dieta del Gruppo Sanguigno, e poi quando gli metti davanti una bella bolognese cucinata comme il faut,se la divorano per poi ri-sfracassarti perchè gli fa male lo stomaco,perchè non hanno digerito,perchè i loro antenati erano cacciatori-raccoglitori e poi il glutine,la carne,il pomodoro che acidifica e il rosmarino che alcalinizza (sul parmigiano, però nessuno ha nulla da dire....dall'Alpe al Manzanarre possiamo solo inchinarci).
Il cibo è cultura e politica, e, ai miei occhi, ti connota per quello che sei. Se ti fai un panino con la pizza al prosciutto e funghi come imbottitura,aggiungendo un po' di maionese e poi critichi come faccio il risotto, scusa, ma non sei degno. Nemmeno un po'.


Dormire bene. Ho sempre avuto l'immensa fortuna di poter dormire come un ghiro. Quand'ero ragazzina, come due ghiri, dove nemmeno un cantante lirico in attività in piedi sul mio letto avrebbe potuto svegliarmi Ho una vita onirica bella, colorata, intensa,molto viaggiatrice e di conseguenza immensamente più interessante di quella reale. 
Non sono mai stata una grande nottambula, preferendo di gran lunga vivere di giorno e dormire di notte. 

martedì 22 ottobre 2013

di mogli e di buoi

Sono tornata single. 
Cioè, non ho nemmeno mai cambiato lo status su facebook, quindi in realtà non mi sono mai veramente sentita in coppia nel cervello, a differenza dello spazio fisico.
Quindi, mangiavo,dormivo,organizzavo tempo e bisogni anche in funzione di un'altra persona, regolando le sue necessità con le mie e tentando di stabilire un'armonia. Che non poteva esserci, per una serie di motivi che facilmente non vi interesserebbero, e sui quali quindi non mi soffermo,ma che avrebbe potuto esserci, se solo io e Mr. USA avessimo avuto qualcosa di più in comune. Mogli e buoi dei paesi tuoi, alla fine, non era una castroneria.


giovedì 17 ottobre 2013

Io sono mia

Con i livelli energetici ai minimi termini, nonostante tutto riesco pure a fare un po' di decluttering "umano". Che mi costa moltissima di quella poca energia che mi rimane, a causa delle sberle che prendo costantemente dal settore lavorativo - visto che continuo non cogliere il suggerimento,a forza di mazzate  l'universo mi fa inesorabilmente andare su quella che per me sarebbe la forma mentis giusta, ma questa è un'altra storia,non divaghiamo. 
E'un momento, questo,in cui vedo soprattutto ciò che ho lasciato indietro , e quando sono debole, questa consapevolezza mi fa un po' male e mi impedisce di considerare le tante situazioni a cui invece ho aperto la porta.

Mi costa tantissimo questo sfoltire radicale, in termini di forza mentale e reazione fisica; mi costa fino all'esplosione di un'orrido herpes, ma sono quelle fatiche che sai che ti fanno bene,anzi benissimo. 
Un po' come quando danzavo, da ragazzina, e la quattromilionesima ripetizione del medesimo passaggio alla fine mi costringeva a non pensare più alla sequenza,ma a viverla e basta: lascia stare il cervello e danza, e quella era la volta buona. 
Lasciare andare, anche in termini letterali,insomma, funziona sempre,sebbene sia piuttosto difficile,e funziona anche con gli esseri umani che ti vampirizzano, come in questo specifico caso, soprattutto di fiducia,denaro (poco, ma è già troppo), libertà e spazio. 
Spazio anche fisico: un essere umano prende spazio nelle tre dimensioni di corpo anima e cervello;e se devo alleggerire per sentirmi felice, quello spazio mi è necessario, e l'ho riconquistato eliminando, appunto.