Pagine

domenica 11 novembre 2012

Ode al Doctor Martens

Uno pensa "ah che fortuna, vivi al mare, il tempo è sempre bello,l'inverno non esiste, puoi stare senza calze pure d'inverno". 
E tu, che fino all'anno scorso vivevi  ai piedi delle Alpi, sognavi di trasferirti in un paese dal clima più clemente, senza neve, senza pioggia, senza nebbia, a 21 gradi di media,un paradiso.

Poi, ti capita che al mare ci vai a vivere veramente, e passano le stagioni. 
E torna l'inverno. In effetti,quaggiù il clima è molto più dolce. 
Quando c'è il sole,cosa che capita spesso, a mezzogiorno scoppi di caldo nelle tue mises piemontesi, fatte di lana e giacca e calza spessa. In questo momento,mentre scrivo, è la sera  dell'11 novembre e io ho il riscaldamento spento,perchè non ho freddo (incredibile).


E' una meraviglia,senza dubbio, però le palme restano verdi perchè gli alberi di qui non ingialliscono.

Non c'è il caldarrostaio con il suo fornelletto dal profumo di bruciaticchio. 
L'aria non è mai frizzante come in un mattino di tardo autunno vicino alle montagne e,men che meno,non esiste una certa nebbietta di mia conoscenza, che galleggia a un metro da terra, preferibilmente sopra al fiume,nascondendo alberi fiammeggianti.

Il mio orologio biologico, abituato da svariati decenni ad un certo tipo di alternanza metereologica, va un po' in palla.
Chi avrebbe mai immaginato che avrei sentito la mancanza di ciò che avrei giurato di detestare? Mai avrei pensato di essere felice nel fare una passeggiata sotto il cielo grigio, senza sole, e con un accenno di vento freddino.
La più grande soddisfazione di una piemontese emigrata al mare e orgogliosamente calzata di stivale anfibio, è vedere le francesi imbacuccate, ma senza calze,rabbrividire in una giornata di pioggia...

mercoledì 7 novembre 2012

Alla ricerca del Graal

Sto cercando un bollitore. Non elettrico,cerco uno di quelli da mettere sul fuoco. Il mio,che c'ha vent'anni, si sta arrugginendo all'interno e sono quasi costretta a sostituirlo,anche se proprio non mi va. Una cosa su me stessa che ho imparato in sto bailamme,è che le cose che veramente mi piacciono possono durarmi una vita.
Quelle che ho comprato per capriccio,per noia, perchè avevo due lire da spendere, o mi sembrava che andassero,che "magari poi lo uso",non hanno avuto  molto successo. O giacciono inutilizzate, sepolte da altre cose e/o da sensi di colpa,o le ho già buttate-regalate-eliminate.
Comunque. Il bollitore come piace a me, qua non esiste. Elettrico,esclusivamente. Allora sono andata su Amazon,sul sito italiano:ci sono delle marche stracult tipo Le Creuset,Villeroy et Boch ,robe fighissime che però costano parecchio.Io,furba,dico: e mo' vado su Amazon francese, che così sicuro costano meno.Risultato: niente. Un cavolo di bollitore da mettere su una fiamma semplice come la prima scoperta fatta dall'uomo, no. 
In compenso, se cercate un bolliuova professionale,una macchina del caffè che fa solo il cappuccino, un grattaschiena a forma di manina, quelli lì li trovate senza problema,purchè abbiate disponibile una presa elettrica. 
Mi sa che se parlo di minimalismo, in questo angolo di Francia, mi ricoverano con tanto di camicia di forza.